L’Azerbaigian programma anche l’acquisto di velivoli di combattimento italiani

L’Azerbaigian programma anche l’acquisto di velivoli di combattimento italiani

PanARMENIAN.Net - L’Azerbaigian programma anche l’acquisto di velivoli di combattimento italiani L’azienda italiana Leonardo ha in programma di consegnare i primi aerei M-346 Fighter Attack al cliente internazionale, che sarà con molta probabilità l’Azerbaigian, il sostenitore del conflitto a Nagorno-Karabakh.

Nel febbraio del 2020 durante la visita in Italia, Ilham Aliev, presidente dell’Azerbaigian, ha firmato con l’azienda italiana Leonardo un documento riguardante l’acquisto dei M-346, aerei militari da addestramento.

Dopo che il giornalista Christiaan Triebert ha scoperto e fotografato aerei F-16 nell’aeroporto di Gandja, gli azeri hanno affermato che sarebbero ripresi aerei da caccia italiani da addestramento, nonostante le fotografie attestino che si tratta proprio degli aerei F-16. Successivamente un rappresentante dell’azienda Leonardo ha comunicato che gli aerei non sono ancora stati forniti al cliente e non verranno forniti nel corso dell’anno 2021.

Nella fotografia è raffigurato Zakir Hasanov, il Ministro della Difesa, al volante di un aereo di addestramento M-346.

L’Azerbaigian ha intenzione di acquistare la versione M-346 FA (Fighter Attack) dell’aereo di addestramento. Secondo Lucio Valerio Cioffi, Direttore Generale dell’Aeronautica dell’azienda produttrice Leonardo, l’aereo da combattimento in questione ha mantenuto tutte le caratteristiche dell’aereo da attacco al suolo di addestramento e con i nuovi componenti aggiunti, inclusi i radar e i sistemi di identificazione amico nemico (IFF) questa versione del M-346 si trasforma in un aereo militare leggero da attacco al suolo, capace di effettuare efficaci attacchi mirati. Gli aerei da attacco al suolo sono predisposti anche per colpire gli obiettivi che si trovano sul territorio avversario.

È fuori dubbio che nel caso l’Azerbaigian ricevesse questi aerei italiani, li utilizzerebbe non solo contro le basi militari nel Nagorno-Karabakh, ma anche contro i civili che abitano questo territorio.

A partire dal 27 settembre, sin dal primo giorno della guerra scatenata dall’Azerbaigian, ogni giorno l’artiglieria e aeronautica militare azere colpiscono le abitazioni civili utilizzando bombe a grappolo. Ad oggi il numero dei morti tra i civili è di una trentina.

Solo nella città di Stepanakert sono state trovate circa 700 bombe a grappolo non esplose; sono in corso i lavori di disinnescamento di queste bombe.

Gli ordigni a grappolo, acquistati da altri paesi e usati dall’aeronautica e dall’artiglieria missilistica, sono vietati non solo dai diritti umani, ma anche dalle convenzioni internazionali. Le munizioni a grappolo vengono anche utilizzate dagli aerei.

L’Italia, nazione membro del Trattato del Nord Atlantico, con la vendita di questi aerei ulteriormente rinforza l’esercito azero, le vittime del quale sono persone pacifiche e innocenti. Il Canada, un altro membro della NATO, ha già fermato la vendita delle armi alla Turchia, in quanto l’Azerbaigian le utilizza contro gli armeni nel Nagorno-Karabakh. Si tratta dei velivoli Bayraktar, di cui alcuni importanti pezzi si producono in Canada.

Translated by Mariam Asatryan
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